La terra di nessuno

Semplice, diretto e delicato

Recensione

“Ogni giorno giochiamo a schivare topi”, a scavalcare muri, a fuggire da una realtà difficile, in una dimensione arida, che porta con sé emarginazione e sospetto. Un universo che trova il suo fulcro nelle periferie della realtà in cui slum e favelas, spesso offrono a molti un luogo in cui trovare la propria esistenza.

Proprio da qui sembra voler partire questo nuovo albo edito da Kalandraka, inseguendo un’allegoria continuativa, che parte dall’arte scrittoria di Maria Josè Floriano, autrice di un vero e proprio cult iberico, in cui la voce dei centri di marginalità ci parla attraverso la fantasia dei bambini protagonisti, mostrando allo spettatore un luogo ricco di crepe, ma sempre pronto a ripartire dalle proprie macerie.

La nuova release, perfettamente implementata dal realismo pittorico di Federico Delicado, parte dallo sguardo della fanciullezza per raccontarci in modo semplice, diretto e delicato un mondo a cui troppo spesso non diamo conto.

Loris Gualdi



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